Circa 2.500 manifestanti si sono
riuniti Sabato nel centro di Lubiana, la capitale della Slovenia, per
protestare contro le nuove misure di austerità, che stanno per essere
introdotto dal nuovo Governo di centro-sinistra.
"Sono qui perché credo che dobbiamo
sbarazzarci di tutti quelli che hanno ricoperto alte cariche politiche nel
corso degli ultimi 20 anni. Temo che le cose andranno ancora peggio in Slovenia
se arriva la Troika, ma mi auguro che questo possa ancora essere evitato,"
ha detto Damijan Sencar, un ingegnere elettronico di 51 anni, parlando con
Reuters.
Sabato si sono viste le prime dimostrazioni da quando il governo di centro-sinistra del Primo Ministro Alenka Bratusek è entrato in carica a fine marzo.
Il nuovo governo prevede
ulteriori aumenti fiscali e tagli salariali nel settore pubblico, al fine di
ridurre ulteriormente il deficit anche se questo è sceso dal 6,4 per cento del
PIL dell'anno scorso rispetto al 4 per cento quest'anno.
Molti nelle strade di Lubiana hanno
espresso la speranza che la Slovenia sia in grado di evitare un salvataggio in stile Cipro o greco.
Le tre più grandi banche del
paese sono viste come essere in una posizione rischiosa, e lo Stato ha una
partecipazione di grandi dimensioni in tutte loro. Il Governo sta pensando alla
creazione di una banca speciale nel mese di Giugno, che prenderà in carico la
maggior parte dei prestiti tossici del paese che gravano sul settore bancario
in difficoltà.
La Slovenia è stata duramente
colpita dalla crisi finanziaria mondiale ed è caduta in recessione l'anno
scorso a causa di una inferiore domanda di esportazioni ed un calo della spesa
interna causata dai tagli di bilancio. La disoccupazione è la più alta degli
ultimi 14 anni, ed è destinata a crescere ulteriormente.
Ma il Governo del piccolo Stato
alpino di 2 milioni di persone dice che il paese sarà in grado di risolvere i
suoi problemi senza l'aiuto internazionale.
La Troika - un gruppo di istituti
di credito europei e del FMI - è probabile che sia sgradita in Slovenia, come
lo era a Cipro.
Sui cartelli portati dai manifestanti
si leggeva "Potere al popolo" e "Licenziamo la Troika non le
persone". Simili proteste a Gennaio hanno contribuito a far cadere il
governo conservatore di Janez Jansa, attirando folle di fino a 20.000 persone.
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