Come sapete, Paul Krugman si sta
spostando lentamente ed inesorabilmente verso la MMT. L'ultimo ostacolo è stato
quello dei “Vigilantes”. Krugman e Brad DeLong hanno sostenuto che non abbiamo bisogno
di preoccuparci di loro ora che siamo nelle profondità di una trappola della
liquidità. E ora che sappiamo che la magia del rapporto debito/PIL del 90% di
Rogoff e Reinhart era frutto del loro povero lavoro empirico, Krugman sa che
non c'è alcun trade-off nell'aumento del debito a causa della
bassa crescita economica.
Il punto critico è stato lo "sfollamento
[crowding out n.d.t.]" - l'idea che una volta oltre la trappola della liquidità e
tornati ad un mondo ISLM più “normale”, i disavanzi pubblici spingeranno i
tassi di interesse. E questo poi ridurrà gli investimenti privati, così tendendo ad abbassare la crescita economica.
Tassi di interesse più elevati, crescita più bassa significano livelli
di deficit del governo e del debito che crescono oltre la "sostenibilità".
Il vero pericolo non è che i
Vigilantes sorveglino tutti lo Zio Sam, ma piuttosto che la Fed decida di fare
il Volcker [Paul Volcker n.d.t.] (aumentando il tasso overnight al 20%). Il Congresso
può fermare questo, stabilendo che la Fed non possa agire come un Vigilante. O,
in alternativa, il Tesoro può rimanere sui bonds di breve periodo. Entrambe
sono scelte politiche, completamente al di fuori dell'influenza dei Vigilantes.
Per Giove, Krugman ce l'ha. Ecco
cosa ha scritto oggi:
Ricordate,
la Gran Bretagna ha una propria moneta, il che significa che non può restare
senza soldi. Inoltre, il tasso di interesse a breve termine è fissato dalla
Banca d'Inghilterra. E il tasso a lungo termine, in prima approssimazione, è
una media ponderata dei tassi attesi nel breve. A meno che i mercati credano che
la Gran Bretagna stia per fare default - cosa che non è, e che non faranno -
questa è più o meno una condizione arbitraria che fisserà verso il basso il
tasso di lungo periodo, non importa quello che succede alla fiducia. O, per
essere un po' più preciso, è difficile vedere che cosa potrebbe far salire i
tassi nel lungo se non la convinzione che la BoE alzerà i tassi nel breve; e
perché dovrebbe farlo salvo che veda una ripresa economica in prospettiva?! http://krugman.blogs.nytimes.com/2013
/05/05/george-osbornes-fear-of-ghosts/?smid=tw-NytimesKrugman&seid=auto
Tutto quello che deve fare è di
effettuare tale analisi al di là della crisi attuale. Questo può andare avanti
per sempre, naturalmente. Mantenere i tassi di interesse bassi nel breve
termine, o tenere il Tesoro fuori dalle
scadenze lunghe.
Questo è un bel contrasto con
quello che Krugman ha sostenuto due anni fa, in una critica alla MMT:
E
ora supponiamo che per qualsiasi ragione ci trovassimo improvvisamente di
fronte ad uno sciopero degli acquirenti dei titoli - nessuno è disposto a
comprare il debito degli Stati Uniti se non a prezzi esorbitanti .... Così poi cosa?!
La Fed potrebbe finanziare direttamente il governo con l'acquisto del debito, o potrebbe riciclare il processo
avendo le banche che acquistano titoli del debito per poi venderlo tramite
operazioni di mercato aperto; in entrambi i casi, il governo si starebbe in
effetti autofinanziando attraverso la creazione di base monetaria. Potrei
andare avanti, ma abbiamo il punto: una volta che non siamo più in una trappola
della liquidità, l'esecuzione di ampi deficit senza accesso ai mercati
obbligazionari è una ricetta per un'inflazione molto elevata, forse anche
iperinflazione ... E nessuna quantità di parole su flussi finanziari effettivi,
o su chi compra cosa da chi, può fare che quel punto scompaia: se avete
intenzione di finanziare il deficit con la creazione di base monetaria,
qualcuno deve essere convinto a tenere la base supplementare ... Ma l'idea che
i deficit non importino mai, che il nostro possesso di una moneta nazionale
indipendente renda l'intera questione vacua, è una cosa che proprio non
capisco. (Vedi qui, e qui).
Vedete anche questo articolo di
Scott Fullwiler che smonta quasi riga per riga dei pezzi precedenti di Krugman,
qui. Ma il punto importante è che lui è ora ce l’ha. Speriamo non la perda!
E in un'altra nota felice, ci sta
arrivando anche Larry Summers. Vedi qui dove si argomenta contro l’approccio
fuorviante di Reinhart e Rogoff:
L'estrapolazione
dall'esperienza passata per le prospettive future è sempre profondamente problematica
e deve essere fatta con grande cura. Col senno di poi, era follia credere che
con i dati su circa 30 paesi fosse possibile stimare una soglia oltre la quale
il debito diventasse pericoloso. Anche se esistesse una tale soglia, perché
dovrebbe essere la stessa in paesi con e senza una loro propria moneta, con sistemi
finanziari molto differenti, con diverse culture, diversi gradi di apertura e
di esperienze di crescita? E c’è la storia che la correlazione non stabilisce
alcun nesso di causalità e la tendenza per un debito alto e una bassa crescita che
procedono assieme riflettono l'accumulo del debito che risulta dalla crescita
lenta.
Può qualcuno dire che la MMT
sapeva tutto questo? Questo era esattamente l'argomento che Yeva Nersisyan e io
abbiamo fatto appena il libro terribile è uscito. Vedi qui.
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