mercoledì 15 maggio 2013

Ecco perché Roger Altman si sbaglia sul fatto che i mercati abbiano forzato l’austerità in Europa – Joe Weisenthal.



Il Presidente della Evercore, Roger Altman, era, questa mattina, su CNBC che affermava come  l'austerità in Europa non sia stata una "scelta", bensì piuttosto qualcosa che è stato forzato sui paesi dalla furia dei mercati del credito che sono in ribellione contro i carichi di debito elevati.

Questo non è corretto, e si può dimostrare così.

Ecco un grafico che va indietro di 3 anni per gli oneri finanziari italiani (i rendimenti sul bonds italiani a 10 anni).


Ci sono stati due grandi picchi nel costo del debito del paese. Il primo è stato alla fine del 2011, e il secondo nell’estate 2012.

Qualcosa di importante è accaduto in entrambi i picchi: la Banca Centrale Europea ha fatto un passo cominciando a fare il backstop [dare supporto come prestatore di ultima istanza n.d.t.] dell'intero sistema finanziario dell'Eurozona.

In primo luogo, a fine 2011, la BCE ha annunciato il suo programma di 3 anni di LTRO, che era un sistema che permetteva alle banche di impegnare ogni tipo di collaterale in cambio di liquidità a buon mercato. 

Queste hanno massicciamente facilitato gli sforzi dalle banche. Gli oneri finanziari sono poi notevolmente diminuiti.

Poi, a metà del 2012, Mario Draghi ha annunciato il programma di OMT, che è una promessa di backstop ai mercati dei titoli di Stato in cambio di un eventuale sforamento al di fuori del bilancio. Gli oneri finanziari sono notevolmente diminuiti di nuovo, ed ora il costo italiano per prendere a prestito è ai minimi storici.

Così siamo in grado di rintracciare i due picchi di stress del debito dell'Eurozona guardando direttamente alle due volte che la BCE è intervenuta. L'austerità non ha avuto niente a che fare con il miglioramento del costo del denaro.

Questo punto può essere ulteriormente dimostrato facendo due osservazioni aggiuntive. L’Italia ha sostituito il suo primo ministro alla fine del 2011, fuori Berlusconi e dentro il riformista Mario Monti, che ha avuto peso politico per introdurre austerità. Ma, ovviamente, lo “swap” non ha fatto nulla, così gli oneri finanziari sono cresciuti durante l'estate del 2012, prima che la BCE intervenisse nel 2012.

E poi, inoltre, c'è stata una grande reazione ultimamente contro l'austerità (in Francia, in Italia, ecc. ecc.) ed i mercati non si sono per nulla mossi, e la ragione di questo è perché la BCE è lì, pronta a fare backstopping per i governi.

Quindi non si tratta di mercati. Si tratta di politiche della BCE. Quando la BCE ha intensificato e svolto il ruolo di altre grandi banche centrali (Bank of England, la Federal Reserve, Banca del Giappone) e ha iniziato il sistema del backstopping,  la crisi del debito è sparita. I tagli alla spesa non hanno nulla a che  fare con il debito.


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