giovedì 16 maggio 2013

La Germania spinge la Francia verso la periferia - Lambert Strether



Di Delusional Economics, che è determinato a ripulire il flusso quotidiano di interessi costituiti dalla propaganda per produrre un contrappunto equilibrato. Postato tramite MacroBusiness.

Sapete, dopo Giugno 2012, ho davvero pensato che avessimo oltrepassato l’andirivieni degli argomenti relativamente all'uovo o alla gallina all'interno della zona Euro, ma ahimè, siamo di nuovo qui:



Il presidente della Banca Centrale tedesca Jens Weidmann ha fortemente criticato gli sforzi francesi per ridurre il suo deficit di bilancio, pochi giorni dopo che l'Unione europea ha concesso a Parigi più tempo per soddisfare i requisiti dell'UE. Egli avverte che i ritardi francesi potrebbero danneggiare la credibilità delle regole della zona Euro.

La Francia ha bisogno di più tempo per riuscire a mettere il suo deficit di bilancio sotto controllo. È stato chiarito Venerdì scorso, quando la Commissione europea ha annunciato che avrebbe concesso a Parigi tempo fino al 2015 per portare il suo deficit di bilancio al di sotto della soglia massima del 3 per cento del prodotto interno lordo, consentito dalle norme dell'Unione europea che garantiscano la stabilità dell'euro.

Ma il Mercoledì sera, Jens Weidmann, il presidente della banca centrale tedesca, la Bundesbank, ha detto che è categoricamente contrario alla mossa. "Non possono chiamare quelli risparmi, per quanto mi riguarda", ha detto al quotidiano Westdeutsche Allgemeine Zeitung in un'intervista. "Per riconquistare la fiducia, non possiamo solo stabilire le regole e poi promettere di adempierle a un certo punto nel futuro. Devono essere riempite di vita ", ha detto Weidmann.

Vorrei consigliare ai lettori di prendere atto di questa tabella per apprezzare l'ironia dei commenti sulla "credibilità danneggiata" nel rompere le regole del trattato.

[Deficit come percentuale del PIL – eccessi rispetto ai limiti settati dal Patto di stabilità e crescita (del -3% del PIL) n.d.t.].


E c'è di più dalla Germania:

La Germania vuole ulteriori riforme e risparmi negli Stati della zona Euro colpiti dalla crisi, secondo un rapporto avuto dalla rivista tedesca Spiegel in cui Berlino valuta i progressi compiuti sotto delle regole di bilancio dell'UE rafforzate.

Le regole sono riuscite a stimolare, in tutti i paesi della zona Euro, una "mobilitazione politica generale verso le riforme strutturali ed una maggiore competitività", Spiegel ha citato il rapporto come pubblicato nella sua edizione di Domenica.

Tuttavia, in Italia è rimasto "ulteriore spazio per la liberalizzazione del mercato del lavoro", mentre in Grecia e in Spagna ulteriori riforme per superare le rigide leggi del lavoro sono "essenziali".

Al fine di migliorare le sue finanze, la Francia ha aumentato l’apporto dei suoi ricavi, ma ha anche bisogno di tagliare la spesa; il rapporto, preparato dall’ufficio del Cancelliere Angela Merkel, continua.


Il ministro delle finanze tedesco ha segnalato la sua opposizione a qualsiasi mossa da parte della Banca Centrale Europea per l’acquisto di titoli garantiti da attività [Asset Backed Security n.d.t.] per aiutare gli Stati indebitati, dicendo al suo partito che si tratterebbe di un "finanziamento statale segreto", in base alla rivista tedesca Spiegel.

Spiegel ha detto, nella sua edizione pubblicata Domenica, che Wolfgang Schaeuble ha fatto questo  commento durante una riunione del suo partito democristiano (CDU) Mercoledì scorso, dicendo ai presenti che l'acquisto di titoli garantiti da attività (ABS), da parte della Banca Centrale Europea (BCE), violerebbe le regole europee.

Il quotidiano tedesco Die Welt, citando una fonte della banca centrale, ha detto Mercoledì scorso che la maggioranza dei membri del consiglio direttivo della BCE sembrava essere a favore dell’acquisto da parte della banca centrale di ABS.

Io non ho intenzione di passare ancora una volta attraverso questo, si possono vedere i miei più recenti commenti sulle questioni economiche della Francia qui, ma sembra, almeno nell'anno elettorale, che l'élite tedesca sia felice di continuare un percorso che significa un ulteriore ridimensionamento economico in tutta la zona, inclusa la seconda economia dell'Eurozona, la Francia.

Ma non è finita. Questa settimana Schäuble ha anche portato un colpo alla proposta di unione bancaria, qualcosa che dovrebbe essere ratificato nei prossimi mesi:

Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble ha avvertito che correre nello stabilire un'unione bancaria europea, potrebbe tornare a sfavore se i trattati esistenti nel blocco fossero violati. Ha proposto un meccanismo a due fasi.

Wolfgang Schäuble ha detto al Financial Times, Lunedì, che la creazione di una autorità centrale, per salvare le banche in fallimento della zona Euro dei 17 membri e oltre, non dovrebbe essere approntata  prima che i trattati vincolanti siano stati modificati di conseguenza.

Vedendo l'urgenza nel sistema, per evitare che i contribuenti paghino per il salvataggio di istituti di credito in futuro, però, il ministro si è affrettato ad aggiungere che l'Europa non ha dovuto scegliere tra un ente ora giuridicamente traballante e ritardare i lavori di riparazione.

Egli ha suggerito un percorso in due fasi, con una prima misura volta a creare un meccanismo di autorità nazionali che conti su fondi nazionali, piuttosto che fare un istituto centrale responsabile per le risoluzioni del sistema bancario.

Quindi, come abbiamo visto molte volte in precedenza, quando arriva il momento di muoversi in realtà verso una direzione di corresponsabilità, i tedeschi esitano e domandano prima cambiamenti legali e/o politici. Cosa c'è di più, si può ricordare che il sindacato bancario è già stato diluito, per lo più da richieste da parte dei tedeschi, ad un punto in cui è relativamente inutile per qualsiasi paese che sia  già in contesa.

L’azionariato può essere iniettato solo in buone banche, non in quelle pessime, e non ci può essere alcun aiuto esterno dato per questioni di "legato" a meno che l'onere sia assunto dalla “sovranità”. Quindi, qualsiasi paese che sta già avendo problemi dei sistemi bancari, in particolare Spagna, Grecia e Cipro non potrebbe effettivamente accedere ai sindacati di salvaguardia bancaria, anche se fossero al momento esistenti. Quindi, in pratica sono lasciati a se stessi e l'intera idea di "separare il sistema bancario da quello sovrano", come specificato quale obiettivo nel 2012 al vertice UE giugno, si è perso per strada e siamo di nuovo alla vecchia argomentazione "dell'uovo e della gallina" circa la responsabilità fiscale e di controllo rispetto all’andare avanti con una unione fiscale e bancaria più stringente.

A peggiorare le cose, come ho discusso a fine aprile, la Bundesbank sembra voglia  affossare le OMT della BCE, o almeno lasciare che “l'acqua scorra verso il basso” fino ad un punto in cui potrebbe potenzialmente destabilizzare la calma corrente nei mercati del debito sovrano.

Con la Francia che va verso un aumento della disoccupazione ed un calo della produzione industriale, la Commissione europea ha già previsto che il paese sarà in recessione quest'anno. E' molto probabile che nel giro di pochi mesi si inizierà a vedere un calo dei consumi, ed una volta verificato questo vedremo la ricchezza delle famiglie cominciare a cadere così come la disoccupazione comincerà a minare i prezzi delle attività e l’economia francese inizierà a mostrare una dinamica simile a quella di suoi vicini meridionali.

Sembrerebbe, per qualsiasi motivo, che le élite economiche tedesche siano felici di vedere la Francia andare verso quella direzione, mentre le nazioni che sono già lì vengono lasciate a se stesse nel cercare un modo per uscirne o per tornare indietro.

***

“... E dove si ferma, nessuno lo sa". Eppure, il francese non si preoccupa di questo. Il Louvre apre direttamente sul giardini di Tuileries in questi giorni ....


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