Rimettiamo le cose in
prospettiva. L’Europa sta prestando soldi alla Grecia che, secondo le ultime
indiscrezioni, saranno, almeno per il momento, nella forma del temuto “Escrow
account”, che a sua volta significa che gli unici destinatari del denaro per il
salvataggio saranno i creditori dei greci, i cui crediti saranno anteposti a
quelli del Governo. In altre parole, sarà compito della Grecia, ed in
particolare dei suoi "collezionisti" fiscali di fornire l'effettivo
finanziamento necessario per far funzionare il paese; piano di salvataggio o
non piano di salvataggio, per i greci è obbligatorio (dimenticate
discrezionale) e per le spese non vedranno un centesimo dall'Europa. Come
promemoria, il paese è già 1 miliardo di euro in ritardo nel raccogliere le entrate, che sono
in calo del 7%, in una comparazione anno su anno, rispetto a una previsione del
9% di aumento [http://www.zerohedge.com/news/greek-economy-implodes-budget-revenues-tumble-7-january-expectation-9-rise n.d.t.].
Come ulteriore sollecito, la prima caratteristica degli esattori greci è che devono essere inclini a colpire. Praticamente
tutto il tempo. E si assume abbiano persino l'inchiostro per stampare i moduli
fiscali richiesti. Che l'anno scorso non avevano [http://www.zerohedge.com/news/greece-runs-out-ink-cant-print-tax-forms n.d.t.].
Quindi, in quali ipotesi realistiche gli esattori greci stanno lavorando per
l'anno fiscale in corso? Perché a dir poco di loro, dovrebbero essere non del
100%, bensì del 200% più efficienti. Da Kathimerini [http://www.kathimerini.gr/ n.d.t.]:
"Agli esattori della Grecia è stato detto, durante il fine settimana, che
avrebbero dovuto fare un lavoro molto migliore quest’anno nel raccogliere le
tasse in ritardo. Quanto meglio?! Quasi il 200%". E questo, purtroppo, è
dove il piano di salvataggio greco ha una brusca frenata, perché mentre non è
un segreto che i "salvataggi" non fanno nulla per il paese, ma si
limitano a far rispettare l'austerità sempre più severa per mascherare il fatto
che tutto il denaro sta semplicemente passando dalla tasca di una banchiere a
quella di un altro, è la corruzione pandemica incorporata nel comportamento da
generazioni che è alla radice di tutti i mali greci. E non c'è modo per
sradicarla. Ora, domani, e nemmeno entro il 2020.
Dal Greek daily:
Dal Greek daily:
Secondo Skai TV, circa 700
milioni di euro raccolti nel 2011 sono stati recuperati “inseguendo”
contribuenti che avevano accumulato debiti. Quest'anno, gli ispettori dovranno
raccogliere 2 miliardi di € così come la Grecia cercherà di soddisfare gli obiettivi
fiscali ancora più duri in mezzo a una recessione profonda.
I dati preliminari hanno
mostrato che le entrate fiscali erano già 1 miliardo di € al di sotto
dell'obiettivo del governo nel solo mese di gennaio, con il gettito IVA che ha
mostrano un notevole calo. I consumi diminuiscono, così anche le entrate, fatti
che rendono ancor più vitale che eventuali debiti esistenti siano “risolti”.
Tuttavia, per fare questo,
la Grecia ha bisogno di personale competente e know-how. Anche se sono stati
compiuti progressi sia in termini di tecnologia, di informazioni che vengono
utilizzate dal servizio fiscale, che di valutazione del personale, vi è ancora
molto da fare.
E' più di una semplice
questione di installazione di un nuovo software o di riqualificazione del
personale. E’ una questione di “perdere” la mentalità e le pratiche del passato
sostituendole con qualcosa di nuovo. Questo è qualcosa di più complicato che
richiede tempo.
Presentando – il vincolo greco
più debole:
L'arretratezza della
pubblica amministrazione della Grecia, con la capacità di fare un errore per se
stesso o di proposito, è uno dei fattori che gli europei ed il Fondo Monetario
Internazionale hanno grossolanamente
sottovalutato nel corso degli ultimi due anni.
Questa tendenza autodistruttiva
era in evidenza sabato, quando gli esattori delle tasse, parti di un sindacato,
hanno manifestato davanti alla Scuola nazionale di amministrazione pubblica
della Grecia, mentre all’interno si svolgevano gli esami con l'obiettivo di
assemblare una squadra di mille ispettori fiscali che “affrontino” gli
arretrati fiscali e l'evasione in maniera più efficace. I manifestanti hanno
ritenuto che i membri degli altri sindacati degli esattori fossero favoriti. I
cinici potrebbero dire che la riscossione delle imposte tramite un A-team non
sarebbe adatta ad alcuni dei loro colleghi che hanno la bella linea di condotta
di intascare tangenti in cambio del chiudere un occhio. Lo sconvolgimento di questo business clandestino colpirebbe
duramente i loro redditi.
In entrambi i casi, il
risultato della protesta, che ha indotto l'intervento della polizia, è stato
che solo poche decine di ispettori hanno passato il test. Quando confrontato
con le notizie dall’Italia durante il fine settimana, dove più di 70 ispettori
fiscali sono stati inviati alla stazione sciistica di Courmayeur per controllare se venivano emessi gli scontrini,
si può vedere così l’enorme distanza che la Grecia deve “coprire”.
Se si vuole sistemare qualcosa di
fatalmente rotto, è necessario in primo luogo un grande reset. Funziona per la
moderna economia keynesiana proprio come funziona per i metodi di riscossione
greci. Ahimè, non accadrà da nessuna parte, invece, il sistema rotolerà a lungo
fino a che tutto sarà finalmente “rotto”.
Qualcuno potrebbe
suggerire che l'unica strada da seguire sarebbe di smontare l’intero “reparto”
e ricostruirlo. Se i mancati ricavi per un breve termine non creassero un
problema, forse varrebbe la pena di “contemplare” la soluzione. Ma c'è un altro
motivo per cui questo approccio non è fattibile. Come parte del nuovo contratto
di finanziamento, la Grecia si è impegnata a far ”dismettere” 150 mila impiegati
pubblici entro il 2015. Ha anche promesso di assumere, nel settore pubblico,
solo un dipendente per ogni cinque che lasciano.
Questo significa che la
revisione per ogni reparto è fuori questione, perché non si possono effettuare
nuove assunzioni in numero significativo. Qualsiasi modifica deve essere un
processo graduale di evoluzione. Con i suoi finanziatori che premono sulla
Grecia, questo compromesso insoddisfacente sarà difficilmente sufficiente per
produrre i risultati che tutti vogliono.
Perché al contrario - i
"risultati che tutti vogliono" a questo punto è che i greci di
continuino i disordini ora e ancora, mentre nel processo di saccheggio e
distruzione del loro paese, ora con i “terminali” insolventi, l'Eurozona procede a incorporare
tutti i paesi della periferia negli Escrow account che subordinano gli
interessi nazionali a quelli dei creditori. Come tale, la Grecia non farà più nulla
per correggere se stessa, meglio è, per tutti gli interessi finanziari
coinvolti, che tutta la sua base patrimoniale sia dissanguata e non rimanga
nulla.
Per quanto riguarda la Grecia: se
le sue 11 milioni di persone hanno preso tutto questo finora a “passo lungo” è
del tutto evidente che la mentalità degli schiavi è ormai penetrata così profondamente
che non vi è alcun modo possibile che cambi mai. Purtroppo, l'Islanda è, e
continuerà ad essere per lungo tempo, l'unico esempio [http://www.bloomberg.com/news/2012-02-20/icelandic-anger-brings-record-debt-relief-in-best-crisis-recovery-story.html n.d.t.] in
cui la gente di una nazione ha avuto il coraggio di rovesciare i padroni del suo debito, prendere il
sopravvento sugli interessi dei banchieri, e vincere.
Traduzione a cura di Luca Pezzotta.
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