Fonte: http://moslereconomics.com/2008/12/17/quantitative-easing-for-dummies/
FACTBOX:
Cosa è il quantitative easing?
Mar 16 Dic, 2008 03:30 CET [Central European Time
n.d.t.]
NEW YORK (Reuters) - La
Federal Reserve martedì ha “tagliato” il suo obiettivo per i tassi di interesse
overnight a zero dallo 0,25 per cento, portandolo più vicino ad una azione non
convenzionale per “sollevare” l'economia da un anno di recessione.
"Il messaggio è che
stanno istituendo un quantitative easing su una scala abbastanza grande",
ha detto Doug Roberts, responsabile della strategia di investimento di Channel
Capital Research.com.
Con il quantitative
easing, le banche centrali inondano il sistema bancario con masse di denaro per
favorire il prestito.
Le banche centrali scambiano attività infruttifere o a basso interesse – saldi di riserva - per titoli a rendimento più alto e di più lungo termine.
Così il prestito non è in nessun
caso 'vincolato dalle riserve', le riserve 'extra' non fanno nulla per il
prestito.
L'acquisto di titoli a scadenza
maggiore, risulta in tassi a lungo termine inferiori rispetto a quelli che
sarebbero altrimenti. I tassi inferiori per prendere a prestito possono e/o non
possono modificare la domanda aggregata.
Tassi più bassi per i risparmiatori
sicuramente riducono la domanda aggregata.
Di solito fanno così quando
l'abbassamento dei tassi di interesse ufficiali non è più efficace, perché già
e/o in prossimità dello zero.
Vero.
Le banche centrali
aggiungono denaro tramite l'acquisto di grandi quantità di titoli - debito
pubblico, mutui, prestiti commerciali, anche stocks - dai bilanci delle banche,
Si.
dando loro un sacco di
nuovi soldi da prestare.
No, hanno già e da sempre “soldi
da prestare” all’infinito.
La disponibilità di fondi non è
un vincolo per il sistema bancario.
I vincoli sono regolati dalla qualità
degli asset e dai requisiti patrimoniali che si esprimono nella quantità degli
interessi che la banca addebita.
Non dalla quantità totale di
fondi disponibili.
Si tratta di uno strumento
utilizzato dal Giappone all'inizio di questo decennio per combattere la deflazione
e stimolare l'economia.
Non hanno funzionato entrambi
così. E' stata la politica fiscale che li ha tenuti a galla, anche senza un
deficit abbastanza grande per sostenere la produzione a livelli di piena
occupazione.
Traduzione a cura di Luca Pezzotta.
Nessun commento:
Posta un commento