venerdì 26 aprile 2013

FMI e BCE si preparano ad un dibattito combattivo sull’austerità in Europa - Marc Jones and Huw Jones.




(Reuters) - Un dibattito animato sull’austerità in Europa è stato portato di nuovo in “vita” giovedì con i leader del FMI ed i funzionari della Banca Centrale Europea nettamente in contrasto; e Angela Merkel che dichiara che la Germania richiede tassi di interesse più elevati.

Con la minaccia di una sfuggente rottura nel blocco della moneta, alcuni funzionari della zona euro stanno dicendo che ora è il momento di decelerare  sulle necessità di riduzione del debito, perché essendo i mercati finanziari più calmi non reagiranno male.

Il Fondo Monetario Internazionale sta anche spingendo queste prescrizioni - sia per la zona euro che per la Gran Bretagna - ma la Germania e la BCE si oppongono.

"C'è ... il rischio che l'Europa possa cadere in stagnazione, questo avrebbe implicazioni molto gravi per le famiglie, le imprese, le banche e le altre istituzioni basilari", ha detto il Primo Vice Direttore del FMI David Lipton in una conferenza a Londra.

"Per evitare decisamente questa svolta pericolosa, i politici devono agire ora per rafforzare le prospettive di crescita", ha detto.

Ma allo stesso convegno, l’Economist's Bellwether Europe Summit, il membro del consiglio esecutivo della BCE, Joerg Asmussen, ha sollecitato i governi ad andare avanti con il consolidamento del bilancio e le riforme.

"Ritardare il consolidamento fiscale non è una facile via d'uscita. Se lo fosse, l’avremmo presa", ha detto Asmussen.

"Ritardare il consolidamento fiscale non è un “pasto gratis”. Significa livelli di debito più alti. E questo ha costi reali nell'area dell'euro, dove i debiti pubblici sono già molto alti," ha detto.

La BCE prevede di tagliare i tassi di interesse la prossima settimana, anche se una riduzione di un quarto di punto è improbabile sollevi l'economia della zona euro portandola fuori dalla recessione.

"E' probabilmente saranno richieste ulteriori misure non convenzionali della BCE", ha detto Lipton, mentre Asmussen ha aggiunto che la politica monetaria non è  “un’arma per tutti gli usi".

A peggiorare ulteriormente il dibattito, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto che se la politica monetaria dovesse essere fissata relativamente al solo suo paese, i tassi dovrebbero salire.

"La BCE è in una posizione difficile. Per la Germania dovrebbe effettivamente alzare leggermente i tassi al momento, ma per altri paesi dovrebbe fare ancora meglio per avere più liquidità da mettere a disposizione", ha detto in una conferenza bancaria, in un commento insolitamente esplicitato sulla politica della banca centrale.

L’indagine evidenzia, questa settimana, che anche l'economia tedesca è in difficoltà, comunque; e la previsione del suo ministero per la crescita è solo dello 0,5 per cento quest’anno.

Più margine di manovra.

Retorica a parte, l'Unione europea, per il mese prossimo, ci si aspetta dia ai  paesi in difficoltà, come la Francia e la Spagna, più tempo per raggiungere i loro obiettivi di riduzione del disavanzo.

Il Presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso ha detto che l’austerità aveva raggiunto i suoi limiti naturali di sostegno popolare ed il blocco dell'economia dello “zar”, Olli Rehn, ha detto che il ritmo nel taglio del debito stava rallentando.

Rehn presiederà la decisione di maggio sugli obiettivi di disavanzo degli Stati membri. I dati spagnoli mostrano una disoccupazione a livelli massimi; 6 milioni di disoccupati e più della metà dei giovani del paese senza lavoro hanno mostrato il tipo di crisi da panico che colpisce e sta vivendo il blocco della moneta unica.

"Abbiamo detto chiaramente che il ritmo di aggiustamento fiscale deve tener conto di ogni situazione economica specifica del paese", Rehn ha detto in una conferenza a Bruxelles. "Il ritmo del risanamento di bilancio sta ora già rallentando in Europa."

Ma qualsiasi rilassamento rischia di essere limitato e gli economisti avvertono che la crisi della zona euro finirà solo quando sarà stabilita una robusta unione bancaria.

Berlino è di impedimento a meccanismi comuni della zona euro per sostenere le banche in difficoltà.

La BCE, giovedì, ha detto che i mercati finanziari si erano calmati grazie al suo impegno a fare tutto il necessario per salvare l'euro, ma potrebbero entrare in una nuova spirale se ci fosse uno stallo nei piani di unione bancaria.

La Germania, la più grande economia europea, teme che un tale regime lasci i suoi contribuenti a pagare il conto per errori commessi dalle banche di altri paesi; e la Merkel ha ribadito la sua opposizione ad un livello europeo di garanzia dei depositi bancari.

"Il peggio della stretta fiscale è sicuramente alle spalle perché non possono permettersi di essere così aggressivi dato che le economie sono già in recessione", ha detto Annalisa Piazza, economista di mercato alla Newedge Strategy.

"Ma hanno bisogno di trovare il giusto equilibrio. Non possono nemmeno permettersi di essere troppo rilassati sulla politica fiscale".

Traduzione a cura di Luca Pezzotta.

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