sabato 27 aprile 2013

Correlazione, causalità e casistica – Paul Krugman.


Fonte: http://krugman.blogs.nytimes.com/page/2/

E sono tornato. Questa cosa da vita reale sta entrando nel mio modo di fare blog, quindi forse dovrei rinunciarci.

Il ritardo mi ha messo sulla strada di due nuove voci nella vicenda Reinhart-Rogoff, quelle di Arindrajit Dube e MattO'Brien. D'altra parte, mi hanno dato il tempo di pensare al post di Dube, per cui ho sentito il bisogno di farlo prima di pubblicare il mio.

Dube cerca di discutere sulla questione se un debito elevato possa provocare una crescita lenta o viceversa. Il suo approccio è intelligente, confrontando il potere del debito come un dato con cui si possa prevedere la crescita sia passata che futura, ma per i miei gusti salta troppi passaggi nella sua spiegazione. Quindi vorrei provare a colmare le lacune.



Immaginate una storia - la storia che R&R stanno implicitamente sostenendo - in cui i paesi si differenziano per la loro responsabilità fiscale; questo porta a vari livelli di debito, e quei paesi con elevato debito allora soffrono di una crescita lenta. In questa storia, il debito dovrebbe essere un buon “predittore” della crescita futura. Si potrebbe anche aspettare di vedere qualche correlazione tra debito e crescita passata, perché i livelli di debito si modificano solo gradualmente nel tempo, e un paese con alto debito ora, solitamente ha avuto un debito alto e una crescita lenta anche negli anni passati. Ma ci si aspetterebbe che il rapporto tra il debito e la crescita futura possa essere più forte del rapporto tra il debito e la crescita nel passato.

Ora immaginate un'altra storia, in cui i paesi non sono così diversi in responsabilità fiscale, ma in cui alcuni paesi per qualsiasi motivo - bolle che scoppiano, un calo di fertilità, problemi strutturali provenienti dal cambiamento sociale o simili - hanno una crescita più lenta rispetto ad altri. Molto plausibilmente, la crescita lenta porterebbe a indici di indebitamento in aumento, sia a causa della lenta crescita dei ricavi sia perché, semplicemente, il denominatore del rapporto sarebbe più piccolo. In questo caso il debito passato dovrebbe essere fortemente correlato alla crescita del passato. Si potrebbe anche prevedere un certo rapporto tra il debito e la crescita futura, perché la crescita tende ad essere "serialmente correlata" - i paesi che crescevano lentamente in passato, tendono a continuare a crescere lentamente - ma il rapporto dovrebbe essere più debole.

Così Dube fa un “esercizio”, che sembra questo:

[Nel grafico a sinistra troviamo la previsione del tasso di crescita del PIL per i prossimi tre anni; mentre a destra il tasso reale di crescita del PIL negli ultimi tre anni. n.d.t.]. 


Chiaramente, i dati sembrano molto di più alla “storia” # 2, in cui la crescita lenta causa debito elevato, rispetto alla storia # 1, che è quello che tutti sostengono Reinhart-Rogoff abbiano affermato.

E tutti montavano molto Reinhart-Rogoff compresi Reinhart e Rogoff stessi. Matt O'Brien ha gli articoli. E' vero che i loro documenti non hanno mai detto chiaro e tondo che il rapporto era causale, ma non erano nemmeno lontanamente scrupolosi nel op-eds e nelle altre presentazioni multimediali. E la verità è che i giornali possono non averlo affermato categoricamente causale, ma è stato chiaramente insinuato. Ma cercando di affermare ora, che mai volevano intendere una cosa del genere, R&R sono caduti seriamente in una prova fallace.

Un'ultima cosa: anche se si prende la lungimirante regressione di Dube come una relazione causale, e non si dovrebbe, notate come è debole il rapporto nel range rilevante. Sembra come se, alzando il debito dal 50 al 150 per cento del PIL, a parità di condizioni, si riduca la crescita di circa 0,1 punti percentuali nel corso dei prossimi tre anni. Questa è le conseguenze terribile che ci impedisce di fare qualcosa per la disoccupazione di massa?

Traduzione a cura di Luca Pezzotta.

Nessun commento:

Posta un commento