Foto: University Missouri Kansas City.
Flessibilità
del sistema e sostenibilità ambientale.
I programmi PSE possono essere
progettati per dotare l'economia di una notevole flessibilità, e la
flessibilità può essere utilizzata per promuovere la sostenibilità ambientale (Forstater,
1998, 1999a, 2000a). Un settore privato che esegue un programma di piena
occupazione ed il pieno utilizzo della capacità produttiva avrà una notevole
rigidità strutturale, in quanto la capacità in eccesso e la disoccupazione
consentono alle imprese, alle industrie e all'economia, nel loro complesso, di
rispondere in modo più flessibile ai
cambiamenti strutturali e tecnologici e ad altre condizioni di mercato. Se il
settore privato è stimolato da politiche tradizionali di gestione della
domanda, la concorrenza e le altre condizioni di mercato determinano quali beni
e servizi aggiuntivi sono prodotti, quali tecnologie e input sono utilizzati, quanto
inquinamento sarà emesso, la distribuzione geografica del consumo supplementare
e della produzione, e così via. Quando le attività di servizio pubblico non sono
a scopo di lucro, possono essere progettate in base a diversi criteri. Invece
di essere progettate secondo criteri di efficienza propri del settore privato, l'attività del
settore pubblico può essere progettata tenendo a mente più ampi obiettivi sociali
e macroeconomici. La sostenibilità ambientale è in grado di informate le
decisioni riguardo a ciò che i lavoratori PSE producono e come lo producono.
Supponiamo che l'economia fosse
stata stimolata alla piena occupazione attraverso la tradizionale gestione keynesiana
della domanda. E' difficile immaginare come il sistema possa far fronte con le
modifiche inter-settoriali e intra-settoriali alla composizione della domanda
di lavoro, anche se la domanda aggregata
potrebbe essere sempre sostenuta. In entrambi i casi alla domanda aggregata (o al
tasso di crescita della domanda aggregata) dovrebbe essere consentito di diminuire,
altrimenti sarebbe probabile si traduca in pressioni inflazionistiche come il
sistema prova ad affrontare le modifiche. Con un programma PSE, tuttavia, vi è
sia un lavoro per ogni lavoratore “rilasciato” da un lavoro dipendente del settore
privato, che non riesce a trovarne un altro sempre nel settore privato; che è
una “piscina di occupati” da cui il settore privato può attingere per riempire le
posizioni quando ne riavrà bisogno. Così, la piena occupazione può essere
mantenuta ed il passaggio può essere fatto tramite un percorso sostenibile con
il minimo disturbo. La flessibilità in termini di altre risorse, si può anche
avere con i PSE, assistendo inoltre il
passaggio alla sostenibilità. I programmi PSE possono essere progettati per fare
scarso uso di capitali per attrezzature, per i quali ci si può aspettare un
aumento della domanda durante la transizione. Così, per il modo in cui può
essere gestito per promuovere la flessibilità del sistema, un programma PSE
giocherà un ruolo fondamentale nel ridurre al minimo i disagi associati con i
cambiamenti strutturali significativi necessari per spostare la società verso
un percorso sostenibile.
Dal momento che le attività PSE
non sono a scopo di lucro, possono essere progettate tenendo a mente conseguenze sociali e obiettivi
macroeconomici, piuttosto che in base a criteri privati di efficienza. Dacché
la minimizzazione del costo privato non è la preoccupazione, l'attività di
servizio pubblico può utilizzare diversi
metodi di produzione per eseguire il servizio stesso, o produrre lo stesso bene,
rispetto a quelli che utilizzerebbe se
fosse nel settore privato. Le attività di servizio pubblico, quindi, prima di
tutto, possono essere progettate in modo da non utilizzare o fare scarso uso di
risorse non rinnovabili; e questo riduce l’inquinamento o inquina il meno
possibile. Questi vantaggi possono essere ottenuti anche se le attività non
sono interessate con l'ambiente in qualsiasi modo particolare. Ci sono una serie
di servizi quasi puri di cui possono beneficiare la comunità che ancora non
usano le risorse naturali che non inquinano. Anche se tutte le attività di
servizio pubblico rientrano in questa categoria finiremmo comunque in un
sistema di piena occupazione relativamente più sostenibile che quello di un settore
privato stimolato alla o verso la piena occupazione. Le attività PSE possono
anche essere utilizzate come test sul campo per le tecnologie alternative.
Allo stesso modo, le attività di
pubblico servizio per l'occupazione potrebbero contribuire alla sostenibilità attraverso una migliore
geografia o localizzazione della flessibilità di quella che si ha nelle
attività del settore privato. La minimizzazione dei costi costringe le imprese
private ad individuare la zona più redditizia, prendendo in considerazione
tutti i tipi di fattori, come ad esempio la posizione dei mercati collegati e i
requisiti delle industrie, dei trasporti, delle informazioni, dei costi e così
via. Le attività del settore pubblico sono in grado di “locarsi” sulla base
della efficienza sociale piuttosto di criteri d’efficienza privati. Dal momento che la capacità di
assimilazione dell'ambiente è sia a livello locale che globale, le capacità
di assimilazione locali possono essere allentate dallo stress locando le
attività del settore pubblico dove faranno il minor danno. Naturalmente, questo
deve essere conciliato con altre considerazioni, come ad esempio il luogo dove si
trovano i disoccupati e minimizzando gli
impatti sulla famiglia. Ma proprio come la gente spesso entra a far parte dei
militari o nelle forze di pace, almeno
in parte, per viaggiare e per acquisire competenze, non è escluso che ci
possano essere persone che faranno lo stesso per un lavoro di pubblico servizio.
Inoltre, alcune delle flessibilità localizzate possono essere sfruttate senza
richiedere che le persone siano trasferite dal loro luogo di residenza.
Alleviare la capacità locale di assimilazione dallo stress può solo richiedere che
il luogo di lavoro si lochi altrove, abbastanza vicino per fare i pendolari.
Le tradizionali politiche fiscali
e monetarie possono e potranno ancora essere usate come complementari al PSE.
Se il settore PSE è considerato troppo grande, si possono tagliare le tasse,
oppure altri generi di spesa pubblica possono essere aumentati. Se il settore
PSE è considerato troppo piccolo, le tasse possono essere alzate o altri tipi
di spesa pubblica tagliati. Che cosa succede se la gamma e la composizione del settore privato,
anche con la riforma fiscale ecologica e di altri regolamenti è ritenuta in
contrasto con le condizioni biofisiche per un'economia sostenibile? È possibile
che possa essere garantito un settore PSE più grande, con la sua significativa flessibilità
ed una tecnologia appropriata, ed un settore privato più piccolo. La società necessita
di trovare il giusto equilibrio tra attività del settore privato (e normale con
il settore pubblico) e l'attività PSE. Il rapporto di sostenibilità diritto
privato/PSE dovrà essere trovato, e, naturalmente, non vi è alcun motivo di
pensare che questo sia costante nel tempo. Come le nuove tecnologie, le energie
alternative (e gli stili di vita alternativi) vengono scoperte, la “dimensione”
sostenibile del PSE può cambiare. Ma il PSE fornisce la flessibilità necessaria
per apportare le correzioni, senza i costi sociali della disoccupazione.
PSE
e Servizi Ambientali: Green Corps.
Le attività pubbliche per
l'occupazione di servizio possono anche contribuire a promuovere la
sostenibilità tramite servizi ambientali di qualche tipo. Infatti, può essere
desiderabile per creare un Environmental Service Corps [servizio ambientale
verde n.d.t.], o Green Corps [corpi verdi n.d.t.], con le linee dei Peace Corps
[corpi di pace n.d.t.]. C’è una gamma enorme di servizi che tale Corpo potrebbe
svolgere che possono aiutare la società a soddisfare le condizioni biofisiche
per un'economia sostenibile. Non ho lo scopo di fornire un catalogo di tutte le
possibilità qui, ma solo suggerire alcuni esempi.
Una delle aree principali delle Coltivazioni
verdi [qui una crops non corps n.d.t.] potrebbe focalizzarsi sul riciclabile (qui
compreso anche il riutilizzabile, riparabile e riducibile). Le condizioni biofisiche
richiedono che la società massimizzi i
propri sforzi nel riciclare, e vi è molto di più in riciclaggio che si potrebbe fare ora rispetto a ciò che non è
fatto. Gran parte del lavoro qui è ad alta intensità di manodopera, e gran
parte del lavoro non ha bisogno di avere un'adeguata formazione. Il riciclaggio
ha molteplici vantaggi, in quanto non solo significa che la società si avvarrà
di nuovi materiali ad un ritmo più lento, ma toglie anche materiali da discariche e inceneritori. Il
riciclaggio può anche comportare una nuova riduzione non solo dell'esaurimento
delle risorse, ma anche dell’inquinamento, se il riciclaggio in sé non inquina
tanto quanto una nuova estrazione e raffinazione. L’uso ridotto di alcuni
materiali non solo rallenta il tasso di esaurimento delle risorse, ma lascia anche
risorse per eseguire altri servizi ambientali, come gli alberi per
l’assorbimento di anidride carbonica. Il riciclaggio è anche in grado di
ridurre i costi in molti settori.
Le principali iniziative di
riciclaggio dovrebbero essere suddivise in almeno due grandi categorie, su base
comunitaria e industriale. La base comunitaria riciclaggio comporta la
raccolta, lo smistamento, i prodotti per
la pulizia, e di altri lavori che chiunque può eseguire e che contribuiscono
alla comunità e all'ambiente. La riparazione per il riutilizzo comporta un
altro insieme di operazioni e può essere considerato separatamente. La riparazione
può essere per i proprietari originali o per il riutilizzo di qualcun altro. I "Magazzino di
Riutilizzo Creativo" di Chicago sono un buon modello per dimostrare come articoli come "mobili per ufficio usati e
forniture, legname di recupero e le biciclette rotte si trasformano in beni di
valore per le comunità, le scuole e il pubblico "(Weinberg, et al., 2000).
I Green Corps possono essere eseguiti sia con sforzi per il riciclaggio che per
la riparazione. Le zone industriali e i parchi di riciclaggio possono anche essere
siti per dipendenti dei Green Corps al fine di svolgere certi lavori.
Un altro settore importante per i
Corpi verdi potrebbe essere quello di avere case e alcune aziende con riscaldamento più efficiente e con più
rinnovabili per illuminazione, raffreddamento e refrigerazione. Questo non deve
significare che ogni edificio viene completamente trasformato ad alimentazione
solare, anche se chiaramente il fotovoltaico deve essere più sfruttato e gli
sforzi iniziali possono ispirare i proprietari di abitazione e le imprese ad
andare poi avanti da soli. Ma anche regolazioni semplici e di base possono essere
approntate per salvare il denaro della gente e ridurre il consumo di energia.
Un migliore isolamento da solo potrebbe avere un impatto enorme. Altro tipi di
weatherizing (pratiche di isolamento per le gli stabili n.d.t.) sono anche
possibili. Squadre di Green Corps potrebbero
essere addestrate a visitare, valutare, educare, e apportare le
modifiche suggerite o addirittura necessarie tramite visite in ore diverse (aree
di permutazione, elementi di fissaggio, blocco bozze, l'installazione di docce
a bassa potenza).
Un altro settore importante in
cui si potrebbero utilizzare Green Corps potrebbe essere quello dell’uso dell’automobile
e la congestione del traffico. La sostenibilità a lungo termine potrebbe
richiedere più grande cambiamenti strutturali ed il passaggio ad altre forme di
trasporto, ma nel breve termine, un sistema trasporti tramite vanpool [trasporti
tramite furgoni n.d.t.], ben organizzato potrebbe ridurre il congestionamento
del traffico e l'inquinamento per quelle
zone attualmente non servite da un buon trasporto. I Green Corps potrebbero
guidare e riparare i veicoli e gli esperimenti possono essere condotti con
l'utilizzo di tipi di veicoli alternativi e combustibili alternativi. Un gruppo
di dieci persone su un vanpool taglia nel complesso i costi privati, sociali e ambientali del 15-20% dei
costi di ogni veicolo che opera come singolo (Vuchic, 1999, p. 307). Se il
furgone è più efficiente nel consumo di carburante o utilizza materiali o
energia alternativa, tali costi diminuiranno ancora di più.
I Green Corps possono anche prevedere
di variare molte cose nelle infrastrutture pubbliche verso il solare. Ora ci sono efficaci e affidabili
lampioni pv-powered [lampioni a energia solare n.d.t.], luci per
attraversamento scuole, segnali di pericolo durante la costruzione di
autostrade, e cartelloni (Cole e Skerrett, 1995). In più, oltre al risparmio
dei costi per l’energia, la diminuzione dell'inquinamento e la riduzione dei
costi, l'uso pubblico del solare, in questi modi, aiuterà a educare il pubblico
circa l'efficienza e l'affidabilità del fotovoltaico.
Un'altra area importante per coinvolgere
i Green Corps è relativo ai giardini pensili [rooftop gardening n.d.t.] e all’arredo urbano. I vantaggi di
entrambi sono poco conosciuti. Oltre alla produzione di alimenti (per l'uomo),
ed il cibo e l'habitat per la fauna selvatica, i giardini pensili e l’arredo
urbano sono di aiuto a purificare l'aria, il suolo e l'acqua, e sono in grado
di fornire aria condizionata, ombra, e frangivento, oltre a un lavandino “produttivo”
per i rifiuti organici. (Milano, 2000, p. 105). I rifiuti umani potrebbero anche essere reindirizzati ad un miglior utilizzo
che quello di inquinanti dell'acqua. Le tecnologie moderne di compostaggio
delle toilette sono disponibili e più
facilmente usabili che mai.
Un'altra area di concentrazione
per i lavoratori PSE potrebbe essere in quello che viene chiamata difesa ambientale
o sicurezza ambientale; e può essere desiderabile per creare un’intera sezione
del PSE soprattutto per una forza di sicurezza verde [Green Security Force
n.d.t]. Questa sarebbe specificamente dedicata a due grandi aree, il
monitoraggio e la pulizia.
Le nuove leggi e regole possono influenzare
il cambiamento solo se si monitora per assicurare la conformità. Spesso, la legislazione ambientale
è criticata in quanto difficile da monitorare, e che il monitoraggio può essere fatto solo con grande sforzo.
I PSE sono in grado di supportare gli sforzi di il monitoraggio, nonché dei
test. Più test possono essere fatti con una formazione relativamente semplice. I
campioni possono essere raccolti senza quasi nessuna formazione, e portati ai
laboratori.
I lavoratori PSE possono anche
supportare gli sforzi di risanamento. Ovviamente ci sono alcuni tipi di pulizia
che richiedono competenze e attrezzature speciali. Ma ve ne è una quantità
enorme che può essere fatta con la sola formazione di base, e molta che è più o
meno qualificata. Con il supporto di un piano di PSE ben gestito, il monitoraggio e la
pulizia possono essere supportati ad un livello che è coerente con il passaggio
alla sostenibilità.
La sostenibilità ambientale richiede
che le informazioni siano diffuse e si svolga un sacco d’istruzione. Dalla
scuola materna all'Università, nella comunità e sul posto di lavoro, le
pratiche sostenibili non possono essere adottate senza cambiare alcune delle
nostre abitudini più radicate. Lo spostamento della mentalità della società
dallo smaltimento dei rifiuti alla mentalità del riciclo/riutilizzo/riduzione/riparazione, in
una certa misura significa socializzazione, e questa educazione deve avvenire.
I lavoratori PSE possono visitare aule e luoghi di lavoro e fare presentazioni.
Si possono impostare delle tabelle per dimostrare alla comunità l'efficacia e
la semplicità di molte pratiche sostenibili.
I lavoratori PSE possono anche
sostenere gli sforzi di ricerca. I costi della ricerca e dello sviluppo possono
essere tagliati in modo significativo con manodopera disponibile per eseguire
una serie di compiti. Senza dubbio ci sono molti, molti altri settori in cui i
lavoratori PSE sono in grado di eseguire servizi ambientali. Lo sviluppo dei
Green Corps fornirà un serbatoio di manodopera che potrà contribuire alla sostenibilità in diversi
modi. Le possibilità sono limitate solo dalla immaginazione. L'obiettivo non è
quello di fornire un elenco completo di tali servizi, ma indicare le
possibilità per migliorare l'ambiente presentate da un programma PSE e per fare
qualche esempio.
Ci sono altri due potenziali
interessanti vantaggi ambientali di un programma PSE che possono essere degni
di nota. Dal momento che molti lavoratori acquisiranno esperienza nel PSE relativamente
a pratiche di sostenibilità e sostenibili, queste nuove competenze ed
esperienze finiranno nel settore privato, se e quando nuovamente assunti al di
fuori del PSE. Ciò potrebbe in qualche modo aumentare la varietà e il livello
di competenze verdi nel mercato della forza lavoro del settore privato. Un
altro potenziale beneficio del PSE si riferisce a cambiare modelli radicati di
consumo, così necessario per la sostenibilità e anche per il crescente
interesse per l'ecologia e l'ambiente nei giovani del 21 ° secolo. È possibile
che alcuni giovani, che si sono dedicati all'ambiente potrebbero desiderare di
essere parte dei Green Corps anche se potessero trovare un lavoro nel settore
privato. Finché i lavori PSE non sono remunerati in maniera “stravagante”, alcuni
possono vedere un legame tra il loro lavoro PSE e pratiche di consumo più
modeste. È possibile che altri benefici non monetari possano essere inclusi nel
pacchetto PSE, per attirare cittadini impegnati per l'ambiente e che vogliono
limitare volontariamente il proprio consumo. Qui le possibilità vanno dalla
istruzione superiore gratuita per i bambini di lavoratori PSE, alle abitazioni
(possibilmente in abitazioni sperimentali in esecuzione con energie alternative,
ecc.ecc.), ai per biglietti per i concerti. Un'altra possibilità potrebbe
essere quella, per i giovani, di avere un requisito PSE, simile a quello
militare o del Corpo della Pace, dove saranno esposti a varie pratiche
sostenibili e di consumo modesto.
IV
Conclusioni.
Le moderne economie capitaliste
sono caratterizzate da una disoccupazione persistente e dal degrado ambientale.
Le politiche tradizionali per affrontare questi problemi sono gravemente
limitate. L’approccio del PSE o del JG alla piena occupazione, basato sui
principi della finanza funzionale può anche contribuire alla sostenibilità
ambientale. Questo documento è interessato in primo luogo ai paesi
industrializzati, ma non c'è ragione perché un tale programma non possa essere
elaborato per i paesi in via di sviluppo, tenendo in considerazione le
specifiche condizioni economiche e ambientali trovatevi.
Il programma PSE non deve essere
visto come la risposta a tutti i nostri problemi ambientali o sociali. Ma non
vi è alcun motivo per cui, le altre politiche, che possono affrontare questi
problemi, non possano essere sviluppate e attuate in modo complementare. Le
proposte di revisione dei conti nei redditi nazionali per riflettere i valori ambientali,
per esempio, devono essere considerate, come dovrebbero esserlo le politiche di
costo di prezzi pieni. Ancora, un PSE ben gestito e con un design
“fantasioso” potrebbe portare enormi
benefici sociali e ambientali.
Bibliografia
Allenby, Braden R., 1998, Industrial Ecology,
Upper Saddle River, NJ: Prentice Hall. Bell, Stephanie, 2000, “Can Taxes and
Bonds Finance Government Spending?,” Journal of Economic Issues,
34.
Bossel, Hartmut, 1998, Earth at a Crossroads,
Cambridge, UK: Cambridge University Press.
Brown, Lester, et al., 1999, Vital Signs 1999,
Worldwatch Institute.
Cole, Nancy, and P. J. Skerrett, 1995, Renewables
are Ready, White River Junction, VT: Chelsea Green Publishing.
Costanza, Robert, et al, 1997, An Introduction to
Ecological Economics, Boca Roton, FL: St. Lucie Press.
Daly, Herman, 1993, “The Steady-State Economy,” in H.
Daly and K. Townsend (eds.): Valuing the Earth, Cambridge: MIT Press.
Daly, Herman, 1996, Beyond Growth, Boston:
Beacon Press.
Daly, Herman and John B. Cobb, Jr., 1989, For the
Common Good, Boston: Beacon Press.
Dorf, Richard C., 2001, Technology, Humans, and
Society, San Diego, CA: Academic Press.
Forstater, Mathew, 1998, “Flexible Full Employment,” Journal
of Economic Issues, vol. 32, June.
Forstater, Mathew, 1999a, Public Employment and
Economic Flexibility, Public Policy Brief No. 50, Jerome Levy Economics
Institute of Bard College, February.
Forstater, Mathew, 1999b, “Functional Finance and Full
Employment,” Journal of Economic Issues, 33, June.
Forstater, Mathew, 2000a, “Full Employment and
Economic Flexibility,” Economic and Labour Relations Review, Vol. 11,
supplement.
Forstater, Mathew, 2000b, “Savings-Recycling Public
Employment; Vickrey’s Assets- Based Approach to Full Employment and Price
Stability,” in a. Warner, M. Forstater, and S. Rosen (eds.), Commitment to
Full Employment, Armonk, N.Y.: M. E. Sharpe.
Georgescu-Roegen, Nicholas, 1971, “The Entropy Law and
the Economic Problem,” in H. Daly and K. Townsend (eds.), Valuing the Earth,
MIT Press, 1993.
Halevi, Joseph, 1983, “Employment and Planning,” Social
Research, Vol. 50, pp. 345-358.
Harrison, Neil E., 2000, Constructing Sustainable
Development, NY: SUNY.
Hawken, Paul, 1993, The Ecology of Commerce,
New York: Harper Business.
Inoguchi, Takashi, Edward Newman, and Glen Paoletto
(eds.), 1999, Cities and the Environment, Tokyo: United Nation
University Press.
Jackson, Tim (ed.), 1993, Clean Production
Strategies, Boca Roton: Lewis Publishers.
Keynes, John Maynard, 1936, the General Theory of
Employment, Interest, and Money, New York: Harcourt.
Lawn, Philip A., 2001, Toward Sustainable
Development, Boca Roton, FL: Lewis Publishers.
Lerner, Abba, 1943, “Functional Finance and the
Federal Debt,” Social Research, 10.
Lerner, Abba, 1947, “Money as a Creature of the
State,” American Economic Review, 37.
Lerner, Abba, 1951, The Economics of Employment,
New York: McGraw Hill.
Manno, Jack P., 2000, Privileged Goods, Boca
Roton, FL: Lewis Publishers.
Milani, Brian, 2000, Designing thew Green Economy,
Lanham, MD: Rowman and Littlefield.
Mitchell, William F., 2000, “The Job Guarantee in a
Small Open Economy,” Economic and Labour Relations Review, Vol. 11,
supplement.
Mosler, Warren, 1997-98, “Full Employment and Price
Stability,” Journal of Post Keynesian Economics, Vol. Xx, No. xx,
Winter, pp. Xxx-xxx.
Prugh, Thomas, et al., 1995, Natural Capital and
Human Economic Survival, Solomans, MD: International Society for Ecological
Economics.
Rogers, Jr., Wyatt M., 2000, Third Millennium
Capitalism, Westport, CT: Quorum.
Roodman, David Malin, 1996, Paying the Piper,
Washington, D.C.: Worldwatch Institute.
Roodman, David Malin, 1998, The Natural Wealth of
Nations, New York: Norton.
Semmler, Willi, and M. Sieveking, 1991, “On the
Optimal Exploitation of Interacting Resources,” Journal of Economics,
February, vol. 59, no. 4, pp. 23-49.
Vuchic, Vukan R., 1999, Transportation for Livable
Cities, New Brunswick, NJ: Rutgers University Press.
Wackernagel, Mathis, and William Rees, 1995, Our
Ecological Footprint, Gabriola Island, B. C.: New Society.
Weinberg, Adam S., David N. Pellow, and Allan
Schnaiberg, 2000, Urban Recycling and the Search for Sustainable Community
Development, Princeton, NJ: Princeton University Press.
Wray, L. Randall, 1998, Understanding Modern Money,
Cheltenham, U.K.: Edward Elgar.
Nessun commento:
Posta un commento