lunedì 5 agosto 2013

La MMT e Main Street vs Wall Street – Randall Wray.



Ecco un buon pezzo sulla MMT, da parte "di uno scienziato in pensione che ha avuto una carriera ed un dottorato di ricerca" e che recentemente "è diventato un serio studioso di macroeconomia e del ruolo del governo nella nostra economia." Quello che vorrei sapere è perché sia ​​così difficile per i macroeconomisti con un dottorato di ricerca arrivarci?! Perché i macroeconomisti eterodossi - che hanno studiato la maggior parte della stessa letteratura economica che Stephanie Bell, Scott Fullwiler, Eric Tymoigne, Bill Mitchell, Mat Forstater, Ed Nell, e io (e una manciata di altri) abbiamo studiato – non possono arrivarci?! Mi rendo conto che è un po' più facile per coloro che vengono direttamente dai mercati della finanza - come Warren Mosler - capire i dettagli delle operazioni monetarie, o quelli come Charles Goodhart che hanno visto queste operazioni monetarie in prima battuta. Ma dopo un quarto di secolo e centinaia di articoli pubblicati, migliaia di blog e troppe presentazioni per conferenze da contare, perché oggi è ancora così difficile per la maggior parte degli economisti che hanno un dottorato di ricerca?!


Economiststi Main Street americani Versus Wall Street - di Duane Catlett

Non vi è alcun collegamento oggi tra Wall Street (settore finanziario) e l’economia Main Street (lavoro e reddito familiare disponibile), come dimostra il fatto che i mercati azionari siano i più redditizi di sempre, mentre la crescita dei posti di lavoro rimane stagnante. In questa economia, i posti di lavoro che vengono creati tendono ad essere quelli con le retribuzioni più basse e con pochi benefici rispetto ai  posti di lavoro che si stanno perdendo con i tagli di bilancio del Congresso; e più distruttivo di tutto è che il divario di ricchezza continua ad accelerare.

La grande domanda è "perché questo sta accadendo e che cosa dobbiamo fare per recuperare la posizione del post-seconda guerra mondiale che l'America ha tenuto per quattro decenni come paese più prospero del mondo?"

Politici, analisti ed esperti dei media forniscono tutti i tipi di motivazioni per gli alti tassi di disoccupazione, posti di lavoro a bassa retribuzione, la mancanza di finanziamenti adeguati per le nostre istituzioni pubbliche e comuni sull'orlo della bancarotta. Quasi tutte le ragioni addotte per spiegare queste osservazioni e soprattutto la mancanza di lavori ben pagati sono sbagliate.

Una nuova branca dell'economia chiamata Modern Money Theory (MMT) emersa agli inizi degli anni ’90 spiega perfettamente questa divergenza tra i mercati finanziari e l'economia del lavoro e del reddito familiare disponibile. Inoltre ha predetto la crisi della zona euro e la recente Grande Recessione del 2008. Di poi spiega il motivo per il quale i programmi di quantitative easing della Fed (QE) sono stati insignificanti nello stimolare l'economia, mentre hanno continuato ad accelerare il divario di ricchezza.

La MMT non è in realtà una teoria e non ha alcun fondamento ideologico politico. Si tratta di uno studio obiettivo della moderna moneta (fiat) e del modo in cui un paese sovrano con la propria moneta fiat funziona. Non ha nulla a che vedere con un grande governo contro un piccolo governo, ed ha tutto a che fare con l’efficace funzionamento del nostro governo e di come i nostri antenati intendevano usare gli strumenti finanziari affidati a loro disposizione.




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